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GRANITO

Il granito è una delle rocce più abbondanti sulla superficie terrestre; si tratta di una roccia ignea intrusiva felsica, formata per la maggior parte da feldspati, quarzo e miche.

Il suo nome deriva dal latino granum (a grani), con chiaro riferimento alla sua tessitura granulare o faneritica. Il granito è una roccia ignea intrusiva, si è quindi formato a seguito della lenta solidificazione di un magma che si è intruso a profondità comprese tra 1,5 e 50 km.

Il granito viene spaccato solo in piccole dimensioni perché è una roccia dura, senza stratificazioni, perciò normalmente viene tagliato. Questa operazione può essere effettuata utilizzando telai tradizionali a lama e graniglia oppure utilizzando le più moderne macchine multifilo con fili diamantati.

Viene solitamente utilizzato come pietra per bordature, selciati, murature o, in piccole lastre, per pavimentazioni.


MARMO

Il marmo è una roccia metamorfica composta prevalentemente di carbonato di calcio (CaCO3). Il marmo si forma attraverso un processo metamorfico da rocce sedimentarie, quali il calcare o la dolomia, che provoca una completa ricristallizzazione del carbonato di calcio di cui sono in prevalenza composte e dà luogo ad un mosaico di cristalli di calcite o di dolomite (minerale). L'azione combinata della temperatura e la pressione, durante la trasformazione della roccia sedimentaria in marmo, porta alla progressiva obliterazione delle strutture e tessiture originariamente presenti nella roccia, con la conseguente distruzione di qualsiasi fossile, stratificazione o altra struttura sedimentaria presenti nella roccia originaria.

Il colore del marmo dipende dalla presenza di impurità minerali (argilla, limo, sabbia, ossidi di ferro, noduli di selce), esistenti in granuli o in strati all'interno della roccia sedimentaria originaria. Nel corso del processo metamorfico tali impurità vengono spostate e ricristallizzate a causa della pressione e del calore. I marmi bianchi sono esito della metamorfizzazione di rocce calcaree prive di impurità.

Il basso indice di rifrazione della calcite, che permette alla luce di "penetrare" nella superficie della pietra prima di essere riflessa, dà a questo materiale (e soprattutto ai marmi bianchi) una speciale luminosità, che lo ha reso particolarmente apprezzato per la scultura. Si ricordi, a titolo di esempio, che l'artista e scultore Michelangelo Buonarroti prediligeva il "marmo bianco" di Carrara per le sue opere.


ONICE

Con il nome di onice si indicano due tipi di rocce completamente differenti: l'onice silicea normalmente di colore nero striata di bianco con composizione SiO2 . n H2O, simile al calcedonio (ma non al quarzo, che è cristallino), che si trova in Brasile, Messico, e altri luoghi; e l'onice calcarea, anche detta "onice alabastrite", "onice etoca" od "onice egiziana", che è composta da CaCO3 (è di colore bruno quella di Montaione o verde chiaro quella del Pakistan).

Mineralogicamente è una varietà di calcedonio, ossia quarzo in masse compatte microcristalline, di colore opaco o semi-opaco, uniforme, che copre le tonalità rosso-bruno e l'intera gamma di grigi fino al nero.

Come tutte le varietà di quarzo è molto duro (da 6 a 7 nella scala di Mohs).

Si forma principalmente in ambiente filoniano-idrotermale di bassa temperatura e metamorfico, oppure, secondariamente, in rocce sedimentarie dove si presenta in forma massiva e stratificata prendendo il nome di selce, un materiale molto utilizzato dall'uomo nella preistoria e nell'antichità per la preparazione di oggetti affilati e monili.


QUARZITE NATURALE

La quarzite è un tipo di roccia metamorfica composta in netta prevalenza da quarzo. Deriva dallo smantellamento e successivo passaggio metamorfico di quarzoarenite.

Le varietà più incolori, trasparenti, sono composte quasi esclusivamente di quarzo. Al quarzo possono essere associati altri minerali quali miche, feldspato potassico, plagioclasi, carbonati, ecc. Data la grande stabilità del quarzo (minerale non alterabile facilmente), le informazioni sul grado metamorfico della quarzite, sono date proprio dai minerali accessori eventualmente contenuti nella quarzite. La tessitura è prevalentemente massiva, ma la presenza di miche può trasformarla in scistosa.

La selce, roccia sedimentaria composta quasi esclusivamente di silice, non va confusa con la quarzite.

Per le sue ottime capacità meccaniche e resistenza agli agenti atmosferici ha impiego in edilizia; è utilizzata per il suo elevato contenuto in silice come materia prima nell'industria dei refrattari e della ceramica, nonché in quella della produzione del vetro.


TRAVERTINO

Il travertino è una roccia di colore chiaro, giallognolo. Sono tipiche del travertino le piccole cavità presenti nella struttura semicompatta.

La differenza tra il deposito calcareo di tipo spugnoso e il banco di travertino è data sostanzialmente dalla conformazione geologica del terreno di formazione: il calcare è uno dei depositi più frequenti in natura essendo prodotto dalla precipitazione di carbonato di calcio disciolto nell'acqua.

Un ambiente continentale subaereo in cui la soluzione calcarea abbia avuto il tempo di ristagnare e sedimentarsi in un territorio pianeggiante, abbastanza vicina alla superficie da poter attraversare cicli di emersione e sommersione, poco disturbata da acque sorgive o correnti, favorisce la formazione del travertino.

Il colore del travertino dipende dagli ossidi che ha incorporato (cosa che accade abbastanza facilmente, essendo di sua natura una pietra abbastanza porosa). La colorazione naturale varia dal bianco latte al noce, attraverso varie sfumature dal giallo al marrone scuro. È frequente incontrarvi impronte fossili di animali e piante.

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